Primi interventi per abbattere le spese: lampioni spenti dove possibile e rinuncia alle luminarie natalizie, con il contributo dei cittadini per ridurre consumi e sprechi
La grave crisi energetica internazionale, che sta colpendo pesantemente aziende e famiglie, non risparmia gli enti pubblici ed il Comune di Pomarance si trova, come gli altri di tutta Italia, a dover cercare soluzioni per limitare l’impatto dell’esponenziale incremento delle bollette sulle casse comunali, dovendo far fronte alle necessità di 9 paesi con altrettanti impianti di illuminazione pubblica ed un enorme patrimonio da gestire e manutenere. Soltanto di energia elettrica il Comune di Pomarance fino alla primavera 2022 spendeva meno di 30mila euro al mese, mentre il costo della stessa a carico del Comune per il mese agosto è stato di oltre 80mila euro, facendo lievitare il costo annuale da circa 300mila euro a quasi un milione con un aumento che si aggira intorno al 300 per cento con una previsione futura di aumenti ancora maggiori. Per questo è necessario trovare le risorse, a bilancio già approvato, per coprire questi costi enormi e non previsti, mettendo in campo diverse azioni.
“La difficile situazione attuale ci impone di assumere decisioni ferme per coprire le spese ed abbattere i costi energetici che stanno erodendo giorno dopo giorno le risorse del bilancio comunale, su cui gravano anche gli aumenti per materie prime, carburanti e lavori in genere, con possibili ripercussioni sulla qualità e continuità dei servizi – dichiara la sindaca Ilaria Bacci –. Intanto abbiamo predisposto un piano di razionalizzazione dei consumi che almeno in parte possa contenere la spesa energetica, a partire dallo spegnimento della Rocca Sillana, uno dei monumenti simbolo del nostro territorio, che consente di risparmiare circa 20mila euro all’anno. Una soluzione che replichiamo anche in alcune zone dei centri urbani”