Moschi, troppo silenzio sul taglio del Tpl

C’è un silenzio assordante riguardo al futuro del trasporto pubblico locale in Valdicecina.
Si parla del taglio di 1,5 milioni di km sulle “tratte deboli”, che dovrebbero andare in parte ri-assegnate tramite più gare minori, per le quali è previsto però un dimagrimento.
“Credo che sia l’ora di dire basta alla mortificazione delle aree marginali – commenta il consigliere provinciale Paolo Moschi – le quali negli ultimi anni hanno già dato su ogni versante, con tagli in tutte le direzioni”.
Il nuovo gestore deve ricordarsi che un servizio pubblico non sempre può essere a guadagno, e che ci sono aree che già pagano un prezzo altissimo per politiche di mancato sviluppo infrastrutturale, che le rende difficilmente raggiungibili. Togliere anche i già pochi mezzi di collegamento con i centri maggiori, significa ridurre alla più totale marginalità aree come l’Alta Val di Cecina e parte dell’Alta Valdera.
“La Provincia di Pisa deve prendere una posizione, e così la Regione Toscana”.
Soprattutto, “dobbiamo assolutamente salvaguardare il collegamento scolastico, che quotidianamente porta i ragazzi delle zone collinare agli istituti superiori di Volterra e Pomarance. Su questo non si può perdere un centimetro delle tratte, per le quali c’erano al contrario domande di incremento”.
Inoltre “pare che l’emergenza Covid non abbia insegnato nulla, in termini di utilizzo degli spazi e delle risorse scolastiche, e non solo, in spazi ampi come la Valdicecina, che possono essere vissuti come opportunità”.

Purtroppo la Regione Toscana sta continuando una politica di accentramento delle risorse, e questo provoca un’accelerazione del processo di spopolamento del territorio.

“Servono fatti, non parole, per tutelare il diritto ai collegamenti anche nel sud della Provincia di Pisa. Zona che sconta gli errori di pianificazione infrastrutturale del passato, da chi ha gestito gli enti preposti allo sviluppo”.

Paolo Moschi

Consigliere Provinciale Pisa

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