Volterra, il sindaco Giacomo Santi risponde all’interrogazione presentata dalla consigliera del Gruppo Misto Federica Sarperi sui fatti riportati su stampa dal consigliere Paolo Moschi durante il Consiglio Provinciale

Riportiamo integralmente la risposta del sindaco Giacomo Santi. Inoltre all’interno dell’articolo è possibile visionare anche l’Interrogazione presentata dalla consigliera del Gruppo Misto Federica Sarperi

“In merito a quanto richiesto nella presente interrogazione si risponde quanto segue:

Il documento approvato dal Consiglio Provinciale in data 29/12/2021 era stato approntato dagli uffici provinciali e dal precedente consiglio provinciale. È singolare l’opinione della Consigliera Sarperi, per la quale il ruolo di Consigliere provinciale debba essere esercitato solo in difesa della rappresentanza, assai particolare, del territorio dell’Alta Val di Cecina (tutt’al più) e che per questo motivo mi debba opporre, aprioristicamente, a qualsiasi decisione collegiale che intervenga in favore del territorio provinciale, che in realtà siamo chiamati, io e gli altri eletti in Consiglio Provinciale, ad amministrare. Nella mia veste di Consigliere Provinciale non posso certo rifiutarmi di votare a favore di ogni documento che non abbia al proprio interno riferimenti a Volterra e alla Val di Cecina. L’atto di indirizzo in questione è stato respinto, nella seduta del consiglio provinciale del 29/12/202, con 7 voti contrari (Angori, Bibolotti, Buti, Giglioli, Picchi, Santi, Scognamiglio) e 3 favorevoli (Moschi, Pasqualino, Squarcini). La motivazione del fatto che l’atto di indirizzo sia stato respinto non per il merito della questione, ma per il metodo.

Il Consigliere Moschi ha presentato un atto di indirizzo e ha rifiutato la richiesta avanzata da diversi consiglieri di maggioranza di ritiralo, per approfondirlo attraverso un passaggio con gli uffici in modo da verificare gli impegni economici e farlo diventare un atto della Provincia nella sua interezza. Si tratta di un metodo consueto del consigliere Moschi, adottato nel consesso provinciale come in quello comunale, che anziché condividere i documenti preferisce avere il voto contrario per guadagnare una pagina di giornale, ed infatti è su una pagina di giornale che si fonda l’interrogazione urgente della consigliera Sarperi. Tale metodo si è dimostrato irrispettoso e riduttivo per le prerogative del Consiglio Provinciale per due motivi:

  • Il primo che il consigliere Moschi ha respinto la disponibilità della maggioranza di prendere atto della richiesta, che era condivisibile nel merito e di discuterla in una successiva seduta da calendarizzare proprio a gennaio, come si era impegnato a fare il presidente Angori.
  • Il secondo perché questo metodo di presentare atti di indirizzo senza approfondimenti impedisce quella discussione, necessaria per dare concretezza alle proposte. Si precisa infatti che l’atto di indirizzo in questione è stato presentato nella seduta stessa del consiglio senza che tutti gli altri consiglieri del gruppo di maggioranza ne avessero conoscenza. Si tratta di una possibilità, consentito dal regolamento del Consiglio Provinciale, da adottare sicuramente per questioni urgenti e indifferibili, ma non certo per impegni infrastrutturali. È stato irrispettoso per i consiglieri del gruppo di maggioranza che sono stati privati della possibilità di partecipare, approfondire e discutere l’argomento.

Va sottolineato come in questi ultimi anni molti e consistenti sono stati gli interventi per le scuole del territorio.

Per l’Istituto Nicolini di Volterra sono stati complessivamente investiti 786.000,00 euro e nello specifico:

  • 550.000,00 euro per i lavori di consolidamento che iniziati nel 2019 si sono conclusi a gennaio 2021 (determinazione n.266 del 26/02/2021);
  • 70.000,00 euro per interventi finalizzati all’ottenimento della certificazione antincendio che iniziati nel 2020 si sono conclusi ad ottobre del 2020 (determinazione n 548 del 23/04/2021);
  • 166.000,00 euro per interventi di adeguamento alla normativa antincendio che sono tutt’ora in fase di appalto (determinazione n .580 del 30/04/2021).

Per il plesso dell’ITIS – Santucci di Pomarance è in corso un grosso intervento per circa 1.000.000,00 di euro per la riconversione energetica e ristrutturazione per il quale abbiamo chiesto i finanziamenti dei mutui BEI sul bando 2018-2020. Il progetto è in graduatoria dei progetti ammessi, ma non ancora finanziati. Stiamo andando avanti con la progettazione definitiva ed esecutiva, per il quale abbiamo dato formale incarico a professionista esterno con determinazione n. 739 del 07/06/2021, con la quale possiamo risalire la graduatoria. L’intervento è infatti inserito nella programmazione triennale delle opere pubbliche per il 2023.

La somma di questi interventi ammonta a quasi 2 milioni di euro.

I fondi a cui si fa riferimento sono confluiti nel PNRR solo nel 2021, ma erano stati assegnati in precedenza dal Ministero dell’Istruzione quali risorse previste dalla legge di bilancio 160/2019, ripartite secondo i criteri del dpcm 7/7/2020.  La Provincia ha proposto gli interventi tenendo conto in alcuni casi delle progettazioni già finanziate/avviate in precedenza ed in altri delle situazioni maggiormente critiche.

In merito all’ultimo punto delle richieste della presente interrogazione mi preme fare una distinzione fra quello che ritengo il compito istituzionale di un Sindaco e l’azione politica che può derivare dalla modalità con cui viene svolto detto compito.

La scelta di non rispondere a quanto scritto dal Consigliere Moschi ricade esclusivamente nelle mie prerogative e quindi nell’azione di carattere politico che attiene alla mia carica.

Se ancora si ritiene che un comunicato stampa, di qualsivoglia soggetto, abbiamo una valenza istituzionale e possa sostituire l’attività amministrativa si cade in un grave errore di conoscenza e valutazione. Come figura istituzionale ho sempre riferito quanto c’era da riferire alla cittadinanza attraverso gli strumenti ritenuti di volta in volta più congeniali, utilizzando – a fianco della necessaria informazione istituzionale – anche gli strumenti della moderna comunicazione e se queste modalità da me utilizzate sono ritenute non completamente esaustive dalla Capogruppo Sarperi me ne dolgo, ma non credo che possano rappresentare il venir meno ad un dovere di informazione, condivisione, trasparenza e lealtà nei confronti della cittadinanza che amministro.

Lealtà, trasparenza, condivisione e (corretta) informazione – per usare, in diverso ordine, le stesse parole – che, per mia personale opinione, non si ritrovano nell’azione (anch’essa senz’altro politica) che la Consigliera Sarperi ha utilizzato quando ha deciso di lasciare il gruppo consiliare nel quale era stata votata ed eletta e che ha alla propria base un programma costruito anche con il suo contributo condiviso, allora, con quello di molti nostri concittadini.”

 

Interrogazione del Conisgliere Federica Sarperi

 

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