“Si è svolta l’assemblea sindacale del personale dipendente dell’ASP S. Chiara di Volterra al fine di valutare l’esito dell’incontro che le OO.SS e la RSU ha avuto recentemente con il CdA ed il sindaco di Volterra in merito alle prospettive della Struttura e dell’occupazione. Nell’incontro sindacale il CdA ed il Sindaco hanno riconfermato il permanere di criticità legate all’insostenibilità dei costi della struttura e alla mancanza di risorse fresche da destinare ad investimenti sul servizio. Sono in corso verifiche per l’accesso ai finanziamenti del PNRR e contatti con l’ASL per riportare a S. Chiara due posti letto di cure intermedie. Contestualmente sul territorio limitrofo si assiste ad uno sviluppo importante di nuove RSA concepite con criteri più moderni e in alcuni casi con costi e qualità ai quali la RSA di S. Chiara non regge la concorrenza . Questa situazione , porta le famiglie dell’alta val di Cecina a scegliere di spendere il voucher , fuori zona, infatti al momento la RSA di S. Chiara ha posti disponibili e non ci sono liste di attesa. Una situazione finanziariamente precaria, che recentemente ha determinato anche la necessità di incrementare la retta agli ospiti. Nonostante Cda e il sindaco abbiano espresso la volontà e l’impegno al mantenimento del servizio su Volterra, contestualmente riconfermato il blocco delle assunzioni di personale pubblico e profonda incertezza nella conferma dei contratti a tempo determinato ed interinale che attualmente supportano il personale dipendente dell’Ente. In merito a quanto riferito dal CdA e dal Sindaco , l’assemblea del personale esprime profonda delusione in quanto come già avvenuto nelle precedenti legislature, ci si limita a fare solo analisi del passato ed ad attribuire responsabilità alle gestioni precedenti. Si riconferma la mancanza di progettualità che vada oltre il servizio di RSA, che per motivi del mercato, da tempo non risulta più un servizio competitivo . A questo proposito , il recente bando di gara, fatto al massimo ribasso e che ha visto la partecipazione di un unico soggetto, poi aggiudicatario, è stato improntato esclusivamente ad una contrazione dei costi , scaricando le conseguenze, sul peggioramento della qualità del servizio e sulle condizioni di lavoro. Quindi anche se non espressamente dichiarato, dalle informazioni acquisite e dai fatti quotidiani, appare inequivocabile che si sta tracciando un percorso abbastanza veloce di consunzione e di completa privatizzazione della gestione del servizio . Questo , è motivo di grave preoccupazione del personale non solo perchè non è assolutamente scontata la permanenza del servizio in Alta Val di Cecina, date le evidenti carenze strutturali ed impiantistiche dell’immobile ed al momento la mancanza di idoneo ed alternativo immobile sul territorio disponibile ad accogliere il servizio . Ulteriore preoccupazione è data dalla disattenzione del CdA e del Comune , volta a cercare opportunità e percorsi di garanzia ,finalizzati al mantenimento dello status di dipendenti pubblici. In relazione a quanto sopra, l’assemblea chiede al CdA ed al Comune di Volterra di intraprendere tutte le iniziative necessarie affinché al personale dell’Ente sia garantito fino al pensionamento , il mantenimento dello status di lavoratori pubblici , rendendosi disponibili ad esaminare anche percorsi di mobilità verso altre amministrazioni limitrofe e se necessario, anche a modificare il profilo professionale. Su tale richiesta l’assemblea chiede una risposta chiara e rapida al CdA . Data la gravità della situazione e l’assoluta mancanza di idee e di prospettive, l’assemblea si riserva di proclamare lo stato di agitazione.”
RSU di ENTE FP CGIL PISA