Lunga vita alla coerenza… ovvero “il civismo è morto, lunga vita alle coalizioni”.
Finalmente dopo quasi 4 anni il grande velo si è squarciato! Il grande mistero della politica volterrana è stato risolto! Quello che nessuno dava per certo e a cui nemmeno i diretti interessati credevano, si è avverato! Le due anime, così vicine e senza alcuna differenza sostanziale, della vecchia e gloriosa lista che portò a suo tempo Marco Buselli a diventare sindaco, si sono riunite. Hanno impiegato ben 4 anni, giorno più giorno meno, a portare avanti profonde analisi politiche, mai populiste o sempliciste, ragionamenti di programma e via dicendo, per trovare la convergenza su grandi punti programmatici che possono risolvere la vita del comune di Volterra. Anzi, potremmo dire, che la loro grandezza e saggezza si risolve in un solo unico grande progetto: mandiamo il Santi (maggioranza e giunta compresi) a casa! Ecco a cosa si riduce la politica del loro presunto civismo. Perché non c’è niente di male in un paese libero e democratico a dire che si guarda a un partito piuttosto che a un altro. A sentire le due liste questo può diventare un male, soprattutto se si parla di uno specifico partito! E mentre ci si avvolge nel mantello del civismo che non ha riferimenti politici se non locali, si fa campagna elettorale per specifiche forze politiche ben connotate politicamente e ben identificabili.
Se però viene fatto da loro va bene, ma chiunque altro lo faccia viene immediatamente tacciato di essere un burattino agli ordini di chissà quale potere, struttura burocratica o città. Ma sorvoliamo pure su questo, ma soffermiamoci un attimo nel capire una cosa. Come fanno due forze politiche, soprattutto queste due forze politiche, a trovare una convergenza che non sia l’antagonismo a qualcuno o qualcosa? Una lista ritiene fra i suoi valori fondanti i valori del centro sinistra (si può dire o ci si vuole anche distanziare da questo?), mentre un’altra trova i propri riferimenti nei valori della destra (ed escludiamo la parola centro non a caso).
Sanità privata o pubblica? Accoglienza o rimpatrio? Cultura di livello che guarda davvero al futuro o cultura che rimanere nelle care e vecchie mura di casa?
Ci fermiamo a questi tre punti per evitare di andare oltre. Alla fine, però, il grande dubbio si è risolto. Non sarà necessario leggere il futuro programma elettorale, ma aspettare la scelta del nuovo candidato Sindaco. Finalmente la partita è chiara. Oggi, con un comunicato, le liste “civiche” dismettono il loro civismo di facciata, per diventare una coalizione (chissà come si chiamerà la nuova lista) che avrà lo scopo di perseguire il potere per preservare il potere. Il civismo è morto, lunga vita alle coalizioni!
Gruppo Consiliare #FareVolterra