Uniti per Volterra, Santa Chiara disastro annunciato

Dopo 4 anni la gestione del Santa Chiara torna ad essere un problema.
L’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona aveva già reso noto il proprio stato di “crisi” nel consiglio comunale di novembre.
Adesso, con un fulmine a ciel sereno,  si apprende la ratifica delle dimissioni della direttrice Franca Marzoli. Siamo seriamente preoccupati, adesso, del futuro della struttura.
Cosa sia successo di straordinario, oltre al post pandemia e all’andamento delle bollette, non è dato di saperlo.
Forse il Sindaco di Volterra dovrebbe prendere in mano la situazione, visto che esprime con nomina 3 componenti su 5, tra cui il presidente.
Un richiamo all’amministrazione è già stato fatto l’anno scorso, dato il cambio di passo, non in meglio, nella gestione dell’APS.
Ricordiamo che durante la gestione Arcieri, certamente migliorabile, si erano consolidati servizi di qualità come la fisioterapia, gli infermieri 24 ore su 24, un bilancio economico con tariffe dei privati accettabili, l’acquisto di nuovi mezzi, nonchè progetti per ristrutturare la scuola di Santa Chiara in accordo con il comitato di quartiere e i circoli dei Borghi.
Adesso, dopo 4 anni di gestione tornata al PD, chiediamo al sindaco Santi cosa aspetti ad evidenziare le difficoltà chiedendo aiuto alla Regione, all’Asl e alla SDS di cui è vice Presidente.
In particolar modo ci chiediamo perchè un’azienda che potrebbe fare molto, e incassare di più, continui a viaggiare al minimo, senza prospettive economiche se non quella di mangiarsi un patrimonio immobiliare costruito negli anni da chi ci ha preceduto.
Grave è anche il silenzio, rotto solo dalle dimissioni di Marzoli; per cui sappiamo che l’azienda è in difficoltà e che come unica soluzione si sarebbe pensato di portare a 110 euro la tariffa a persona. Cifre che sono al limite della sopportazione per le famiglie.
Questo quando in altri comuni a noi vicini si investe in nuove residenze per anziani, con strutture di nuova concezione e a noi concorrenziali.
Cosa intende fare adesso il sindaco Santi, con gli altri sindaci che compongono la Società della Salute? Noi riteniamo che i problemi dell’ente non possano essere scaricati sulle famiglie degli ospiti, e che non sia etico aumentare le tariffe a fronte di una diminuzione del personale rispetto al passato.
Il Sindaco, lo ricordiamo, ha potere di controllo e indirizzo. In qualità di vice Presidente della SDS, è in grado di fare proposte per cambiare questo scenario.
Cosa sarà fatto adesso? Ci sono indirizzi, o ancora una volta si rimarrà in un limbo, in attesa di ordini di scuderia?
Lista Civica Uniti per Volterra

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