“L’intervento dell’onorevole Chiara Tenerini non tiene conto della difficoltà a reperire medici specialisti e neppure delle diverse azioni che sono state messe in campo per coprire i turni in modo da garantire i servizi e l’assistenza alla cittadinanza”.
La direzione della Asl Toscana nord ovest interviene per rispondere alle dichiarazioni dell’onorevole pubblicate sulla stampa locale.
“E’ vero che si registra una mancanza strutturale di anestesisti e quindi una conseguente carenza di medici. A Cecina attualmente abbiamo un responsabile di unità operativa semplice dipartimentale (UOSD) e la copertura dell’organico è garantita grazie al lavoro in rete con l’ospedale di Livorno che assicura la turnazione senza diminuzione dell’attività. Proprio per supportare la rianimazione e anestesia di Cecina abbiamo autorizzato altre mille ore di attività aggiuntiva.
L’onorevole interviene citando anche le sale operatorie. Non ci risulta che il blocco operatorio sia sottoutilizzato. Infatti, il numero di sale operatorie, da ottobre scorso, è lo stesso del 2019, senza contare la nuova sala che sarà dedicata all’elettrofisiologia. Questo ci permetterà di liberarne un’altra da destinare all’attività ordinaria”.
“Anche sul fronte degli interventi chirurgici ortopedici – prosegue l’Asl – i dati ci confermano che le liste di attesa stanno diminuendo e che l’attività operatoria è cresciuta rispetto al 2019, epoca pre-covid.
Stesso discorso per la dialisi e la nefrologia, che sono già state riorganizzate nel giugno scorso e i risultati sono più che apprezzabili. Infine, dopo il pensionamento del primario di cardiologia, il nostro obiettivo è stato quello di mantenere la continuità del servizio e valutare la migliore organizzazione.
Tra gli aspetti positivi da evidenziare per l’attività di Cecina c’è sicuramente da segnalare il consolidamento degli ambulatori della medicina in particolare quelli di endocrinologia, pneumologia, angiologia e TAO; in più è prevista prossimamente l’apertura dell’ambulatorio di reumatologia.
Nel 2020 è stata inoltre avviata l’attività ambulatoriale di neurologia e in particolare le visite neurologiche, sclerosi multipla ed EEG. Programmata poi l’apertura dell’ambulatorio specialistico di neuropsicologia e relativi test.
Nell’area intensiva ricordiamo poi l’ambulatorio di terapia antalgica e per portatori di tracheotomia e – di prossima apertura – l’ambulatorio di terapia nutrizionale.
In ginecologia è stato potenziato, grazie anche all’arrivo del nuovo ecografia, l’ambulatorio di visite ed ecografie ginecologiche e a breve verrà attivato l’ambulatorio di endocrinologia, ginecologia e uro-ginecologia.
Ci poi due sedute mensili di senologia.
Non bisogna poi dimenticare che nelle Valli Etrusche, dal giugno scorso, il servizio psicologico è presente sia in ospedale sia sul territorio. L’incremento dell’attività di supporto psicologico permette una capillare presa in carico di tutti quei pazienti affetti da malattie organiche che vivono la sofferenza e il dolore emotivo determinato dalla perdita della salute fisica. Per questo territorio è stato un primo passo importante, che ha permesso di colmare un bisogno significativo per molti pazienti”.
“Per chiudere – dice ancora la Direzione dell’Azienda sanitaria – ci sembra ingeneroso parlare di ospedale depotenziato quando invece la nostra attenzione è davvero costante, come dimostrano le diverse attività che in questi anni post-covid abbiamo messo in atto anche nel settore materno infantile (partendo dalla sala parto nuova, attiva da dicembre 2020).
Inoltre, dalle nostre indagini condotte sui pazienti ricoverati che hanno risposto al questionario, emerge che il giudizio complessivo dell’assistenza ricevuta nei reparti viene ritenuta ampiamente positiva da oltre il 94% dei pazienti (ottima 70,08% – buona 24,39%)”.