Non importa se il PD in questione è quello di Pomarance. In un comunicato dell'(ex) partitone, si chiedeva a gran voce il “rientro” di Volterra nell’Unione dei Comuni, e questo (udite udite) per far fronte allo spopolamento demografico in atto.
Consigliamo al PD pomarancino di guardare piuttosto alle politiche messe in atto dal Comune di Radicondoli, il quale è riuscito a frenare l’emorragia di abitanti con i fondi Cosvig. Mentre nè l’Unione dei Comuni, nè la Comunità Montana prima, hanno mai risolto i nostri problemi.
E al Sindaco Santi chiediamo, ancora una volta, di lavorare per frenare lo spopolamento, problema che non è frutto del Destino ma di politiche sbagliate.
Purtroppo ci pare chiaro che questo problema non sia minimamente sentito dagli attuali inquilini di Palazzo dei Priori.
Secondo noi servono unità di intenti e di azioni, con tanta concretezza, e non carrozzoni.
Grottesco voler potenziare oggi, fuori tempi massimi, un’istituzione che è praticamente in caduta libera ovunque. Come l’Unione Valdera, che ha perso molti petali e forza, o come i “Colli Marittimi pisani” che hanno visto l’allontanamento di chi non era allineato al PD.
Le Unioni portano solo aumenti di costi e parallelamente di burocrazie.
Al loro posto i Comuni possono stringere, quando c’è bisogno, delle snelle Convenzioni mirate, che portano sinergie e risparmi.
Ma evidentemente l’obiettivo è politico e non amministrativo.
Perchè a chi interessa davvero il calo demografico? E quali azioni sono state messe in atto da Comuni e Regione per frenare l’esodo dalla Val Di Cecina?
Lo spopolamento non si frena colorando le panchine o accettando “unioni di reparti” con l’Ospedale di Pontedera. E una famiglia con bimbi piccoli che non trova un pediatra in zona, è assai difficile che voglia vivere qui.
Noi riteniamo che servano dei pacchetti attraenti, da formulare insieme, per attrarre aziende, e proposte per trattenere residenti.
Non crediamo assolutamente che queste però siano priorità per il PD, il quale è più concentrato sui propri problemi politici piuttosto che sulle necessità dei cittadini della Valdicecina.
Volterra non faccia questo ulteriore errore, frutto di un nefasto passato: diciamo “No!” all’ingresso nell’Unione montana, e chiediamo ai nostri amici dei Comuni limitrofi di ripensare nuovi strumenti di governance, snelli ed efficienti.
Proposte tra l’altro già presenti nei programmi delle Liste Civiche della Val di Cecina, da tempo.
Lista Civica Uniti per Volterra