” La statale 68 è la principale arteria di Volterra, ma nonostante questo, salvo pochi chilometri, conserva un tracciato obsoleto e pericoloso.
Che la viabilità non fosse al centro degli interessi dell’amministrazione Santi, – dichiara Paolo Moschi” e nemmeno della Regione, era cosa nota. Però non lascia indifferenti sapere quanto il tema viario sia sparito dai “radar” della politica. In un momento in cui Regioni e Comuni lavorano per portare a casa finanziamenti del Pnrr, a Volterra pare non esserci altro problema che il Teatro in Carcere, – continua Moschi – in un’ottica lontana anni luce dalle esigenze dei cittadini.
Anche per questo motivo ringrazio il consigliere regionale Elena Meini che non solo è venuta a Volterra, ma che ha anche voluto percorrere di persona i tratti più pericolosi e difficili della 68, vedendo con i propri occhi una situazione che non è più tollerabile nel 2022. Una città che si fregia del titolo di Capitale della Cultura Toscana dovrebbe poter essere almeno raggiungibile dalle principali città della Regione.
Così come gli investimenti presso l’anfiteatro Romano, grandiosa scoperta a livello nazionale, rischiano di diventare una Cattedrale nel deserto, senza i collegamenti di base.
Noi sappiamo che Anas è pronta da mesi ad effettuare delle progettualità, e noi abbiamo segnalato più volte la pericolosità di alcuni tratti, come il bivio di Mazzolla, all’interno della tratta che da Roncolla si ricongiunge a Gesseri.
Una richiesta che dovrebbe essere un atto dovuto – conclude Moschi – per la sicurezza e per il buonsenso, ormai smarrito.
Volterra attende dal Dopoguerra delle risposte che ogni anno vengono procrastinate. Adesso la situazione, anche economica, è drammatica. E anche la pazienza dei volterrani ha un limite.”
Paolo Moschi
Consigliere Provinciale