Ho letto con attenzione i vari interventi politici e partitici sulla Consulta Intercomunale della Sanità ed ho notato che in molti si affannano ad attaccarla per motivi diversi: chi la definisce inutile, chi afferma che è nata morta, chi vorrebbe fosse la soluzione di tutto per far fare bella figura ad Asl.
Insomma, attacchi mirati, ma anche più o meno scomposti, che hanno un sapore di inizio di campagna elettorale con molto anticipo rispetto alle prossime elezioni.
Io credo che la Consulta sia un’opportunità che abbiamo fortemente voluto come opposizione di Per Volterra e Uniti Per Volterra allo scopo di dare voce a chi non aveva la possibilità di farlo normalmente: Istituzioni, Associazioni e Comitati che si occupano di sanità, tecnici, medici, operatori, sindacati, Comuni della Val di Cecina, enti, ecc che attraverso la Consulta possono avere un contatto diretto con Asl, anch’essa presente.
Insomma abbiamo voluto creare, nonostante le forti opposizioni del Sindaco e della maggioranza (della quale faceva allora parte anche chi oggi ne è uscita), un organismo che avesse un canale preferenziale, senza dover passare per forza dalla rappresentanza del Sindaco, dal quale non ci sentiamo rappresentati nelle richieste per la Sanità (e non solo).
Diciamo che è stata data una veste reale di Consulta 2.0 rispetto a quella che fu fatta nel precedente mandato e che non chiedeva ad Asl di essere presente.
Per questo quando leggo che questo organismo non serve a niente non comprendo a pieno il motivo, pur capendolo benissimo.
La consulta si prenderà oneri e onori di un dialogo serio e diretto con l’azienda, senza giochi di parole o visibilità personali, e questo potrebbe, a parer mio, diminuire la capacità di visibilità di qualche soggetto, privato o politico, associazione o gruppo che vorrebbero invece fare il bello e il cattivo tempo, non pensando che l’interesse è comune e che lo scopo è tutelare il cittadino e non il nostro ego.
Fin dal momento della richiesta sapevo che la Consulta sarebbe stata osteggiata dalla maggioranza e dal Sindaco Santi, tanto che per due anni non è partita nonostante ce ne sarebbe stato bisogno fin da subito. Ma che si sarebbero affiancate a quella del Sindaco anche le voci di associazioni, cittadini o tecnici che dichiarano di volere una sanità di serie A, questo mi dispiace, anche se me lo aspettavo, consapevole che oggi la politica si fa solo “contro qualcosa o qualcuno”.
Credo fermamente che per un tema così importante non ci debbano essere bandierine ma solo il bene comune. Allo stesso modo so che occorre lottare come stiamo facendo anche in consiglio comunale per mantenere alta l’attenzione delle necessità del territorio. La Consulta non è perfetta e per adesso stenta a partire, ma il modo di farla funzionare non è certo quello di delegittimarla a favore del volere di una maggioranza e di un Sindaco che hanno sempre dichiarato che non avrebbe mai funzionato. Dire oggi le stesse cose, usando anche le stesse parole, dimostra veramente da che parte si vuole stare.
Io sto dalla parte dei diritti e della valorizzazione dell’Ospedale volterrano. E credo che, soprattutto in questo caso, si sia dimostrato ad Asl che siamo disuniti e che hanno vita facile. Spero di sbagliarmi.
Roberta Benini