Questi giorni è stato un piacere assistere alla riasfaltatura della 439 dir fino al Mulino d’Era. Lavori che proseguiranno fino a Roncolla, come da impegni presi con Anas. Pur esprimendo soddisfazione per l’operato di Anas, scelta che rifarei cento volte, non posso negare una certa malinconia quando vedo il cantiere ripristinare la stessa identica, stretta carreggiata. Tante volte viene da pensare quanto poco basterebbe per allargare quella carreggiata di un metro, pochi centimetri ma per noi tantissimi, perché in grado di trasformare una mulattiera in una strada decente. Certamente sì tratterebbe di un’opera straordinaria, per la quale le autorizzazioni burocratiche si sprecano, come da tradizione della nostra ingessata Italia. Però quello di cui noi abbiamo estremo bisogno è un miglioramento stradale, e questo entro pochi anni. Si è parlato del calo demografico e del perché Volterra da troppi decenni non cresce. Io lo ripeterò fino alla nausea: perché non abbiamo dato la giusta priorità alla questione viaria. Nessuno vuole oggi abitare in un luogo considerato isolato. Sarà sempre più difficile fare attrazione, anche in presenza di posti di lavoro appetibili. Non è un caso che ci sono dipendenti che lavorano a Saline ma che hanno preferito andare ad abitare a Cecina. Il problema è serio ma quanto mai sottovalutato. Penso che un’amministrazione comunale che si volesse proporre seriamente l’obiettivo di crescere, anche come residenti, dovrebbe mettere al primo posto la questione infrastrutturale. Fortunatamente oggi con Anas il discorso si è spostato da Firenze a Roma. E, per le stranezze della politica, contrariamente alla geografia quest’ultima ci può risultare più vicina.
Moschi: calo demografico, dobbiamo dare priorità alla questine viaria
Paolo Moschi