E’ di circa 100 persone il primo contingente di operatori sanitari dell’Asl Toscana nord ovest (di vari ruoli e di tutti gli ambiti territoriali) che non si sono ancora immunizzati e a cui viene inviato in questi giorni dall’Azienda un atto di accertamento che determinerà la sospensione immediata per inosservanza all’obbligo vaccinale.
Si tratta di un decisione obbligata, conseguente all’attuazione dal decreto legge 44/21.
Per tutti gli operatori che proseguiranno nella loro scelta di non vaccinarsi la sospensione dal lavoro avrà quindi effetto immediato ed è stabilita dall’attuale normativa fino al 31 dicembre 2021. Per coloro che hanno risposto ai solleciti sono invece in corso le verifiche della documentazione trasmessa da parte dell’Asl per valutare i motivi addotti in merito alla mancata vaccinazione.
“Il personale che sta per ricevere questo atto di accertamento – spiega il direttore sanitario aziendale Luca Lavazza – può sanare in qualsiasi momento la propria posizione e interrompere la sospensione vaccinandosi direttamente, approfittando anche dell’accesso libero che viene garantito da lunedì scorso in tutti gli hub del nostro territorio aziendale.”
“La tutela del diritto di privacy degli operatori, la loro variabilità di comportamento e l’immediata esecutività delle azioni di sospensione dall’esercizio delle funzioni assistenziali prevista dalla normativa – prosegue il dottor Lavazza – rendono difficilmente prevedibile la ricaduta sull’organizzazione dei servizi sanitari. Tuttavia l’organizzazione aziendale metterà in atto tutte le azioni possibili per il reclutamento del personale con forma a tempo determinato e, qualora non fosse sufficiente, considerata anche la generale carenza di figure professionali in particolare per le specialità mediche, sarà necessario ricorrere alla rimodulazione temporanea dell’attività”.
E’ importante evidenziare che la comunicazione di accertamento dell’inosservanza dell’obbligo vaccinale è stata inviata dall’Asl Toscana nord ovest, con posta certificata, non solo ai propri dipendenti ma complessivamente a circa 1.400 operatori della sanità che risiedono sul territorio aziendale e che lavorano in aziende sanitarie pubbliche e private (anche di altri territori) e che contestualmente la nota è indirizzata anche agli Ordini professionali e al datore di lavoro della persona interessata.
Relativamente alla applicazione del decreto legge 44/2021, da ribadire si tratta di un obbligo alla vaccinazione imposto per legge a livello nazionale a tutto il personale sanitario e di interesse sanitario al fine di salvaguardare la sicurezza dei servizi che tutelano la salute di tutti i cittadini.