I nidi di infanzia La Mongolfiera di Volterra e Il Boschetto di Pomarance fanno parte, per la zona della Valdicecina, del campione per la misurazione quantitativa, per l’anno educativo 2020/21, degli effetti della lettura ad alta voce nell’ambito del progetto “Leggere: forte! Ad alta voce fa crescere l’intelligenza”.
Il progetto, promosso dalla Regione Toscana, in collaborazione con l’Università degli studi di Perugia, il Cepell (“Centro per il libro e la lettura” del Ministero per i Beni e le Attività Culturali) e Indire, ha l’obiettivo di rendere, nell’arco di alcuni anni, la lettura ad alta voce una pratica quotidiana nell’intero sistema di educazione e di istruzione toscano con l’obiettivo di ridurre, nel tempo, la dispersione scolastica e garantire a tutti una reale possibilità di successo formativo. Il progetto, a cui hanno aderito i servizi educativi 0-3 e le scuole dell’infanzia della Valdicecina a partire dall’anno educativo 2019/20, ha già permesso di far emergere importanti risultati in merito ai vantaggi conseguiti dai bambini con la pratica della lettura ad alta voce, confermando gli effetti positivi e incoraggiando la prosecuzione e l’estensione dell’iniziativa per il secondo anno.
“Questo progetto regionale – dichiara Viola Luti, assessora all’Istruzione del Comune di Volterra e presidente della Conferenza Zonale per l’Educazione e l’Istruzione della Valdicecina – mette al centro i libri a partire dai nidi d’infanzia, per introdurre la creazione di un tempo quotidiano dedicato alla lettura ad alta voce delle educatrici e degli educatori, delle insegnanti e degli insegnanti per i loro allievi. La lettura ad alta voce, se praticata con costanza, riesce a colmare gli svantaggi, a facilitare lo sviluppo delle funzioni cognitive e delle abilità relazionali e a consentire a ciascuno di esprimere al meglio le proprie potenzialità. La ricerca sul campo, infatti, ha dimostrato che ascoltare la lettura ad alta voce è in grado di produrre una serie di benefici interni ed esterni rispetto al percorso educativo e scolastico”.
“Tra gli innumerevoli vantaggi che il bambino trae dalla lettura a voce alta – aggiunge l’assessore all’Istruzione del Comune di Pomarance e vicepresidente della Conferenza Patrizio Pasco – c’è anche quello di essere sostenuto nel processo di sviluppo dell’empatia: attraverso le storie ed identificandosi nei protagonisti può imparare a mettersi nei panni dei diversi personaggi e conseguire anche validi strumenti di gestione emotiva quanto mai importante e necessaria in questo particolare periodo. Le educatrici del nido “Il boschetto” avevano precorso questa buona pratica iniziando a leggere a voce alta ancor prima che il progetto venisse adottato dimostrando sensibilità verso una prassi che, attraverso le scuole, auspichiamo entri anche nelle famiglie”.
“Leggere: forte! Ad alta voce fa crescere l’intelligenza” è un’azione del PEZ – Progetto Educativo Zonale – della Regione Toscana.