Ogni anno, la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata ed offerta gratuitamente alle persone a partire dai sessantacinque anni di età ed ai soggetti a rischio di qualsiasi età.
Il periodo ottimale per vaccinarsi è quello autunnale: a partire da ottobre fino alla fine di dicembre.
Il virus dell’influenza può portare complicanze anche gravi, ecco perché la vaccinazione rappresenta un’importante misura di protezione per se stessi e per gli altri, semplifica la diagnosi, riduce le complicanze e favorisce l’efficienza dell’assistenza sanitaria.
I sessantacinquenni, a partire dalla coorte dei nati nel 1950, potranno vaccinarsi gratuitamente anche contro lo pneumococco, infezione batterica principale responsabile delle polmoniti che colpiscono prevalentemente la popolazione adulta ed i soggetti affetti da specifiche patologie. A queste persone, la vaccinazione è comunque offerta gratuitamente anche se effettuata successivamente al compimento dei sessantacinque anni.
Una singola dose assicura la protezione anche negli anni successivi. L’offerta ai sessantacinquenni si affianca alla vaccinazione dei soggetti a rischio di ogni età – individuati dalla deliberazione della Giunta regionale n. 193/2019 – per i quali l’antipneumococcica è sempre gratuita. La vaccinazione antinfluenzale rappresenta quindi un’occasione opportuna, poiché nella stessa seduta è possibile somministrare ambedue i vaccini. Dal 2017 il Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017-2019 ha introdotto l’offerta gratuita della vaccinazione anti-Herpes Zoster ai sessantacinquenni a partire dai nati nel 1952. A queste persone, la vaccinazione è comunque offerta gratuitamente anche se effettuata successivamente al compimento dei sessantacinque anni. La vaccinazione anti-Herpes Zoster è anche offerta gratuitamente ai soggetti a rischio di età superiore ai 50 anni – individuati dalla deliberazione della Giunta regionale n. 193/2019 Le vaccinazioni contro lo pneumococco e anti-Herpes Zoster possono essere somministrate anche nel corso dell’anno.
In più, gli assistiti ultrasessantacinquenni riceveranno dal medico di famiglia tutte le indicazioni sull’opportunità di assumere, la vitamina D3, secondo quanto riportato dalla “Nota Aifa 96” che regolamenta, e limita ai casi appropriati la prescrizione a carico del Sistema sanitario nazionale, dei medicinali con indicazione “prevenzione e trattamento della carenza di Vitamina D”. (Determinazione n. 1533/2019, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie generale n.252 del 26 ottobre 2019, l’Agenzia Italiana del Farmaco).
Per informazioni è possibile rivolgersi al medico curante o al centro vaccinale della Asl.
Quando è raccomandata e gratuita
La vaccinazione antinfluenzale è particolarmente raccomandata ed effettuata gratuitamente dal medico curante o dal centro vaccinale della Asl quando ricorrono questi casi:
- soggetti di età pari o superiore a 65 anni
- bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti affetti da:
a) malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopneumopatia cronico ostruttiva (BPCO)
b) malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite
c) diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con BMI>30)
d) insufficienza renale/surrenale cronica
e) malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
f) tumori
g) malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
h) malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali
i) patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
l) patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari)
m) epatopatie croniche
n) perdita di fluidi cerebrospinali
o) alcoolismo cronico
p) asplenia anatomica o funzionale
q) candidati alla splenectomia
r) deficienza dei fattori terminali del complemento
s) riceventi fattori della coagulazione concentrati - bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale
- donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza
- individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti
- medici e personale sanitario di assistenza
- familiari e contatti di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato)
- soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori:
a) forze di polizia
b) vigili del fuoco
c) altre categorie socialmente utili:
– forze armate
– polizia municipale
– personale della protezione civile
– addetti poste e telecomunicazioni
– volontari dei servizi sanitari di emergenza
– personale di assistenza case di riposo
– personale degli asili nido e scuole di ogni ordine a grado
d) lavoratori particolarmente esposti per attività svolta (l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale da parte dei datori di lavoro è pratica internazionalmente diffusa al fine di contenere ricadute negative sulla produttività) - personale che per motivi di lavoro è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani
a ) allevatori
b) addetti all’attività di allevamento
c) addetti al trasporto di animali vivi
d) macellatori e vaccinatori
e) veterinari pubblici e libero-professionisti - donatori di sangue
I donatori associati si devono presentare con il tesserino associativo. I donatori non associati si possono presentare con l’apposita autocertificazione, oppure, se in loro possesso, con il tesserino rilasciato dal Servizio trasfusionale delle aziende sanitarie.
Misure di igiene e protezione individuale
La trasmissione del virus dell’influenza tra le persone avviene attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Per questo, una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie può giocare un ruolo importante nel limitare la diffusione dell’influenza.
Le misure di protezione personali, non farmacologiche, sono state valutate recentemente dall’ECDC (Centro Europeo per il Controllo delle malattie):
1. Lavaggio accurato delle mani per almeno 40-60 secondi (in assenza di acqua, uso di gel alcolici)
2. Buona igiene respiratoria: coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, usare un fazzoletto di carta monouso e gettarlo nel cestino.
3. Se possibile, rimanere in casa in presenza di malattie respiratorie febbrili, specialmente in fase iniziale.
4. Evitare di toccarsi occhi, naso o bocca. I virus possono diffondersi quando vengono toccate superfici contaminate da virus e poi vengono toccati occhi naso o bocca.
5. Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale perché possono ridurre le infezioni tra i contatti stretti
6. Evitare il contatto stretto con persone ammalate mantenendo una distanza di almeno un metro da chi presenta sintomi dell’influenza ed evitare posti affollati. Se non è possibile mantenere la distanza, ridurre il tempo di contatto stretto con persone malate.
Tali misure si aggiungono a quelle basate sui presidi farmaceutici (vaccinazioni e uso di antivirali).
Approfondimenti
Direttive regionali
Delibera Giunta regionale 193/2019 e Allegato 1
Ministero della salute
Coperture nazionali ►►
CIRCOLARE 19214 del 04/06/2020 – Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2020-2021 ►►
Regione Toscana