Domenica e lunedì si aprono i seggi e i volterrani riceveranno due schede, una per il referendum e una per le elezioni regionali. Altri comuni e regioni avranno altre schede anche per rinnovi diversi.
Ci troveremo quindi a dover scegliere se ridurre o meno il numero dei parlamentari e dovremo scegliere se il prossimo quinquennio la guida della Regione Toscana dovrà essere ancora affidata al PD, il cui candidato Giani eredita un ventennio di presenza di Rossi, prima come assessore alla sanità e poi come governatore oppure dalla candidata Ceccardi, sostenuta unitariamente da tutto il centrodestra, cui si sono aggiunte liste civiche di area.
Vi sono anche altre liste e altri candidati, minori per bacino di elettori, che appoggeranno poi uno dei due principali favoriti in caso di ballottaggio.
E’ un dovere andare a votare, qualunque colore vogliamo, per poter dire un domani: – io ho dato il mio apporto e posso con cognizione di causa dire la mia-.
Chi votare è una scelta personale e una delle poche cose che in Italia possiamo fare senza dover rendere conto ad alcuno.
Chiaramente per chi scrive non si pongono dubbi. La Toscana merita un profondo cambiamento di indirizzo e di guida, perché si sono visti troppi errori, scelte sbagliate, spese non sempre a favore di popolo, sprechi.
Volterra racchiude in se stessa un esempio molto esaustivo di questa politica, non importa andare a fare esempi lontani. Apriamo gli occhi frughiamo nella mente, ricordiamoci cosa c’era a Volterra, cosa non c’è più, cosa manca da sempre.
Volterra è uno dei tanti comuni dimenticati dalla volontà di accentramento di risorse e mezzi su pochi poli urbani, nell’ottica forse di risparmiare, cosa rivelatasi errata, e con quella inespressa di creare grossi centri di potere, ben gestibili da fidati amici.
Strade leopoldine non adeguate, servizi di trasporto antidiluviani, aziende pubbliche fallimentari anche in questo settore, mancati sostegni alle aziende produttive, mancato sfruttamento delle energie geotermiche, mancate chiusure di discariche in favore di sistemi più idonei di smaltimento, più economici e meno inquinanti, ospedali spogliati di servizi e personale, con riduzione di posti letto, un Pronto Soccorso neppure ritenuto idoneo a stabilizzare traumatizzati di media gravità, sottoutilizzo di sale operatorie, scomparsa di sale parto, di reparti di maternità, di degenze di Pediatria, di altre specialistiche. Servizi essenziali o comunque di notevole utilità ridotti all’osso, sostituiti da moderni call center piazzati in Paesi esteri, scuole in edifici non più idonei ( ulteriormente penalizzati dal problema creato dal Covid 19), con scarse dotazioni di arredi e strumenti, edilizia pubblica ferma e con manutenzione straordinaria talmente straordinaria che non si vede bene, settore artigianale e alabastrino quasi scomparso e non più identificativo né significativo, settore turistico dimenticato che sopravvive grazie alle proprie risorse, settore agro-pastorale allo stremo.
Molte di queste pecche sono dovute a politiche errate regionali, alcune provengono da scelte nazionali non adeguatamente contrastate a livello regionale. Per contro vediamo spese per l’effimero che rasentano l’assurdo e del tutto inadeguate per il concreto.
Tutto questo dovrebbe avere fine e non è credibile minimamente che possa cessare con il semplice alternarsi al comando della Regione tra un Governatore ed un Presidente del Consiglio Regionale figlio del primo.
Vogliamo rinnovare e cambiare, confidiamo nel Candidato Ceccardi e nella sua squadra, senza se e senza ma.
Abbiamo avuto il piacere di sentire la vicinanza di molti candidati della sua lista venuti a interessarsi di cosa c’è a Volterra e di cosa non va. Abbiamo avuto tra noi i candidati e tesserati della Lega Gambaccini, Presidente della Società della Salute di Pisa, con notevole esperienza sui problemi della Sanità, l’avvocato Frullano, interessato ai settori produttivi, infrastrutturali e penitenziari, il capogruppo della Lega di Pisa Bargagna, il Commissario Provinciale del Movimento Gabriellini, coadiuvati e sostenuti dagli Onorevoli Legnaioli, Ziello, Vescovi, Crippa nonché dalla presenza di altre cariche di vari comuni della provincia di Pisa.
Questa vicinanza ci fa ben sperare per un futuro meno penalizzante e marginale per Volterra, sopratutto, ma non solo, in caso di vittoria della Lega. Le possibilità di cambiamento ci sono stando alle previsioni dei sondaggi, forse per la prima volta la Toscana è vicina ad una svolta, con l’aiuto di tutti quanti non si ritrovano più in questo andamento.
Consigliere Comunale
Marzio Innocenzi