VOLTERRA – SOS Volterra, torna sulla terapia intensiva e questa volta attacca il sindaco Giacomo Santi per l’articolo uscito ieri e lo potete trovare qui. Di seguito la nota di SOS Volterra.
“Ancora una volta il Sindaco se ne esce fuori con mezze parole e discorsi incompiuti, tentando di spostare il discorso relativo alla terapia intensiva per l’Ospedale di Volterra su altri argomenti, forse per lui meno imbarazzanti da trattare.
Che il Sindaco non avesse la minima intenzione di intervenire sopra un argomento tanto importante per la sanità volterrana, ma che sia stato tirato per la giacchetta, lo fa intendere lui stesso all’inizio del suo pseudo-comunicato, quando dichiara “mi è stato chiesto di prendere una posizione chiara”; in altre parole: io ne avrei fatto volentieri a meno ma, visto che se tacessi dimostrerei chiaramente che la cosa non mi interessa affatto, per puro opportunismo cerco di dire qualcosa.
Lo pseudo-comunicato prosegue dichiarando che “Una materia così delicata come lo sviluppo delle cure intensive, purtroppo è diventato l’unico tema di propaganda elettorale sul nostro territorio comunale, nonostante ve ne siano molti altri…”. In questo passaggio iniziale il Sindaco cade subito in una palese contraddizione: proprio perché la questione è assai delicata, questa merita di essere al centro del dibattito pre-elettorale…. oppure il Sindaco preferisce che nella campagna elettorale si parli di aria fritta? Certo lui si troverebbe forse più a suo agio, ma la poltrona tanto ambita e ora democraticamente ottenuta richiede anche che, ogni tanto, si affrontino dei temi un poco più seri rispetto a quelli per lui abituali. E la terapia intensiva per il presidio ospedaliero di Volterra è un tema fondamentale. Quanto ai “molti altri” argomenti che meriterebbero di essere affrontati, a dire del Sindaco, non ci pare che ne sia stato menzionato neppure mezzo! Un Sindaco che si gloria della sua appartenenza ad un Partito Democratico sembra invece stizzito dal dibattito tra i cittadini, cioè dal sale della democrazia, che lui liquida in maniera infelice come “un rincorrersi di posizioni che si annullano a vicenda”. Ma non basta. Addirittura il Primo Cittadino va oltre e scrive che queste posizioni “allontanano la possibilità di conseguire un risultato concreto”. Ma come è possibile? Tutti i candidati alla Presidenza della Regione e autorevoli esponenti delle istituzioni di Volterra, eccetto qualche medico/politico imbeccato ad arte, si sono espressi a favore della terapia intensiva per il nostro Ospedale… tutte le dichiarazioni vanno in questa direzione e l’unica posizione incerta e titubante è proprio quella del Partito a cui il Sindaco dice di appartenere: allora forse questo risultato concreto è proprio il Sindaco a non volerlo ottenere! Per lui sembra che il dibattito sia un intoppo, invece di essere il modo migliore in cui un Sindaco si dovrebbe far aiutare dalla sua gente per conseguire il massimo risultato, raccogliendo i diversi punti di vista.
Ma proseguiamo. Il Sindaco continua scrivendo: “Il candidato presidente del centrosinistra Eugenio Giani ha preso un impegno solenne sostenendo che, una volta vinte le elezioni, lavorerà per creare un punto di terapia intensiva nel nostro presidio ospedaliero”. Siamo al paradosso. Prima di tutto Santi ribadisce che l’impegno l’ha preso Giani, non lui! A ribadire che se Volterra avrà finalmente ciò che le spetta non sarà certo per colpa sua, perché a lui sta bene così come è ora. E poi attinge al più nebuloso linguaggio politichese quando, invece di dire che Giani si è chiaramente espresso per due posti letto di terapia intensiva, il Sindaco fa riferimento a un generico “punto”, termine che ci pare molto sfumato e pericolosamente riduttivo.
Da notare anche che, a più riprese, il Sindaco appare in preda alla compulsione di ripetere “come ho sempre fatto… in continuità con quanto fatto finora”. Queste affermazioni, se da una parte appaiono come un maldestro tentativo di affermare ciò che, in realtà, non è mai avvenuto, dall’altra parte ci preoccupano perché dicono, questa volta in modo inequivocabile, che il Sindaco ha intenzione di continuare a fare quello che ha sempre fatto, cioè obbedire coperto e allineato alle disposizioni che piovono dall’alto, senza mai avere il coraggio di opporsi ai vari diktat, difendendo l’interesse del nostro territorio.
Ma lo pseudo-comunicato prosegue: “Per mera propaganda elettorale si è arrivati a descrivere uno scenario per il quale io, tesserato PD di Volterra, mi troverei in difficoltà a sostenere la proposta del Presidente Giani (…) per la terapia intensiva di Volterra, nonostante abbia portato, proprio io, all’attenzione dell’istituzione regionale e dell’azienda sanitaria la proposta congiunta di Auxilium Vitae e della Fondazione CRV”. Bene: che Santi sia in evidente difficoltà rispetto alla forte dichiarazione di Giani si capisce dal fatto che mai e poi mai lui aveva osato chiedere espressamente la terapia intensiva e che, anche per lui, la presa di posizione di Giani è stata una sorpresa. Quanto poi al fatto che il Sindaco si vanti di aver fatto il postino (o poco più) limitandosi a presentare in Regione e in Asl la proposta di altri, compiendo così uno sforzo immane per la comunità, la dice lunga sull’alta considerazione che ha di se stesso e sulla totale assenza di progettualità che caratterizza la sua Amministrazione in ambito sanitario. Ma, forse, a pensarci bene, è meglio così: è molto meglio che il Sindaco porti avanti i progetti di altri, perché i suoi sono o inconsistenti o disastrosi! Poco sopra infatti il Sindaco aveva presentato come una conquista della sue strepitose fatiche “la riorganizzazione del presidio ospedaliero” e i “venti posti letto di cure intermedie”: su questi due argomenti ci siamo già espressi, dimostrando che la riorganizzazione in atto non sta portando a nulla di buono se non ad uno sperpero di risorse pubbliche e le cure intermedie non sono altro che un penoso contentino che, invece di accrescere il nostro ospedale, creano un danno importante al Santa Chiara.
Concludiamo allora invitando il Sindaco a preparare con maggiore cura i propri interventi, perché lo pseudo-comunicato sulla terapia intensiva è proprio il classico esempio di “discorsino” in politichese che dice e non dice, messo giù da chi è convinto di parlare a un “popolino” analfabeta e smemorato”.
SOS Volterra