VOLTERRA – di seguito riportiamo la nota di Massimo Malfetti segretario Unione Comunale PD Volterra.
“La proposta del Sindaco di Volterra di avviare progetti e piani di sviluppo concertati fra Enti, Istituzioni e player locali di vasta area (Bassa e Alta Val di Cecina, Alta Valdera e Valdera, per esempio, ma anche Valdelsa) non mi stupisce affatto. Così come non stupisce che la circostanza che ha portato Giacomo Santi a condividere questa riflessione sia stata il lavoro, grande e importante, realizzato per l’ideazione e la presentazione del dossier di candidatura di Volterra a Capitale italiana della cultura 2022.
E’ quando si lavora attorno a sfide importanti, che si riesce a vedere al di là dei propri confini, non solo amministrativi, ed inevitabilmente ci si mette in gioco con quello che si ha (ed è molto) pronti a renderlo disponibile per un progetto condiviso. Si lascia da parte l’autoreferenzialità, ci si guarda intorno e si inizia a vedere quanto si potrebbe fare, quante opportunità potrebbero nascere, quanto si riuscirebbe ad essere più in sintonia con un mondo che cambia, di continuo, senza sosta ed a grande velocità.
Non si parla, quindi, di assetti amministrativi. Non è questo il punto vero; si parla, io credo, di politica. Quella che da molto manca nella nostra zona e laddove civismo, sovranismo e populismo negli anni passati hanno fatto credere che la cosa più importante, la prima (e purtroppo unica) cosa fosse la difesa dei propri interessi particolari: di una nazione, di una città, di una identità. La paura ha fatto il resto, sapientemente e pazientemente instillata nelle persone.
Partirei da qui, dal recuperare il valore di fare politiche condivise, di sviluppare una visione comune del futuro e di provare, con il maggior numero di compagni di viaggio, a percorrere strade nuove.
Parlare adesso di “convenienze” nello stare insieme o separati con questo o quel Comune, con questa o quella Unione comunale è una visione miope, non costruttiva e inefficace. Al solito, si pensa alla tattica perché non si vuole (o non si riesce) fare politica.
Gli eventuali nuovi assetti amministrativi verranno da soli, se ci saranno le condizioni e se sarà funzionale al progetto. L’errore sarebbe invertire il giusto processo: creare prima il contenitore senza avere a lungo lavorato sulla “costruzione” del contenuto politico porterebbe, ritengo, ad un nuovo inevitabile fallimento.
Ricordo di aver letto nella prefazione di un libro che raccoglie gli scritti di Alexander Langer – grande e troppo presto scomparso “costruttore di ponti” tra popoli, ideologie, parti politiche, religioni ed esseri umani – della necessaria convivenza fra radici regionali e ambizioni cosmopolite e della ostinata determinazione di occuparsi di due ambiti da tenere strettamente collegati tra di loro: “il mio villaggio e il mondo”.
La sfida che lancia Giacomo, che può sembrare velleitaria ed a tratti ingenua, è grandissima, faticosissima ed è tutta qui. Siamo pronti ad accettarla.”
Massimo Malfetti
Segretario Unione Comunale PD Volterra