Festa grande a Larderello nella sede di SCL Italia Larderello Group dove il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha inaugurato il centro ricerche dell’azienda che produce fertilizzanti e ha assistito al lancio del programma Life ENVision, un progetto di agricoltura sostenibile che ha ottenuto un importante finanziamento comunitario.
Life ENVision ha l’obiettivo di introdurre sul mercato un biostimolante, cioè un fertilizzante di nuova generazione, una sostanza che applicata in piccole quantità promuove la crescita delle piante e che può cambiare in meglio l’impatto dell’agricoltura sull’ambiente, rispondendo alla crescente domanda di cibo e all’esigenza di una maggiore produttività dei terreni.
L’obiettivo è quello di ridurre la quantità di fungicidi senza compromettere la resistenza delle piante alle malattie e alle infestazioni, aumentando la fertilità del suolo e riducendo il consumo di acqua, rendendo le colture più resistenti ai cambiamenti climatici, alla siccità e alle radiazioni ultraviolette.
L’Agenzia europea dell’ambiente stima che in Europa vengano vendute ogni anno 400mila tonnellate di pesticidi, e tra questi i fungicidi sono la sottocategoria più commercializzata. L’uso estensivo di fungicidi provoca effetti negativi sull’ambiente e sulla salute umana perché possono essere persistenti e tossici nel suolo, nell’acqua e nell’aria, e attraverso la catena alimentare possono arrivare agli animali e all’uomo. Da qui l’importanza del progetto Life ENVision.
La SCL Italia Spa che lo ha promosso, è un’azienda chimica italiana che da due secoli sviluppa prodotti a base di boro con applicazioni nei settori nucleare, elettronico, chimico e farmaceutico. Il suo impiego più noto è stato nel 2011 per attenuare l’incendio scoppiato nella centrale nucleare giapponese di Fukushima. Fu allora che da Larderello partì il boro utilizzato per assorbire i neutroni e spegnere la reazione a catena della fissione nucleare.
La Regione Toscana ha siglato nel 2016 con la SCL (secondo produttore al mondo nelle sospensioni per fertilizzanti biologici) un protocollo d’intesa che prevedeva tra l’altro 20 milioni di investimenti entro il 2020, una crescita di addetti pari a 30 unità (dalle 76 del 2016) ed un incremento del fatturato annuo da 39 a 60 milioni di euro.
L’azienda ha annunciato di aver raggiunto e superato gli obiettivi che il Protocollo poneva. Tra questi figuravano lo sviluppo di attività di ricerca per la sperimentazione, l’introduzione di nuovi prodotti, la formazione e l’ ammodernamento degli impianti.
Il centro di eccellenza per la ricerca, la qualità, l’innovazione, il marketing e lo sviluppo commerciale e del prodotto, dotato di serre in supporto alla sperimentazione di nuovi fertilizzanti è quello inaugurato oggi. A questo si aggiungono il miglioramento di strutture ed impianti, la messa in sicurezza immobili ed infrastrutture dai movimenti franosi, il rinnovo degli edifici.
Gli investimenti nella rete vendite, fusioni ed acquisizioni, ricerca e sviluppo hanno superato i 22 milioni di euro e l’occupazione è arrivata a 117 unità. Sono stati recentemente assunti nel centro ricerche e nei laboratori di Larderello giovani neolaureati in chimica e agronomia.
Regione Toscana