FIRENZE – “Un passo avanti decisivo verso la realizzazione del teatro stabile nel carcere di Volterra. Al termine del sopralluogo è stato convenuto che lo spazio più idoneo è l’attuale area passeggi, a ridosso della torre del Mastio. Adesso, insieme a tutti i soggetti coinvolti, ci metteremo a lavoro per arrivare nel più breve tempo possibile al raggiungimento dell’obiettivo”. Così la vicepresidente regionale Monica Barni al termine del sopralluogo che si è tenuto stamattina presso il carcere di Volterra.
Il sopralluogo era stato fissato lo scorso 18 luglio, al termine dell’ultimo tavolo convocato dalla Soprintendenza presso i propri uffici, per valutare la possibilità di arrivare al termine del percorso. Al sopralluogo hanno preso parte la vicepresidente regionale Monica Barni, il garante regionale dei detenuti Franco Corleone, l’assessore alla cultura del Comune di Volterra Dario Danti, gli ingegneri della Sovrintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Pisa e Livorno, il provveditore alle opere pubbliche di Toscana Marche Umbria Marco Guardabassi, il viceprovveditore del PRAP Rosalba Casella, architetti del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, i vigili del fuoco, rappresentanti della fondazione Michelucci e, per la compagnia della Fortezza, Armando Punzo e Cinzia De Felice.
“L’incontro di oggi – ha aggiunto Monica Barni – ha finalmente sbloccato la situazione. Tutti i soggetti che hanno partecipato hanno dimostrato volontà di arrivare alla realizzazione del progetto. Al termine del sopralluogo si è convenuto che lo spazio più idoneo è l’attuale area passeggi a ridosso della torre del Mastio. La riunione che si è tenuta al termine del sopralluogo presso l’ufficio della direttrice del carcere di Volterra, la Dottoressa Maria Grazia Giampiccolo, si è svolta in un clima collaborativo: tutti i soggetti hanno dimostrato di voler lavorare in modo condiviso per arrivare nel più breve tempo possibile al risultato finale. Il teatro consoliderà le attività teatrali, la cui metodologia, apprezzata a livello internazionale, ha modificato la vita all’interno del carcere, no n solo per i detenuti, ma anche per tutti gli operatori”.
Il primo passo del percorso sarà la richiesta alla sovrintendenza di Pisa, da parte del provveditorato alle opere pubbliche Toscana Umbria Marche, dell’esecuzione di saggi archeologici preventivi nello spazio indicato.
Fonte: Toscana Notizie