Oggi primo di agosto Larderello ha ospitato al Teatro Florentia il Consiglio Regionale della Toscana. Il 90% dei consiglieri era presente e con loro il Presidente del Consiglio, Eugenio Giani a cui si sono aggiunti il Presidente della Giunta, Enrico Rossi e l’assessore regionale all’ambiente, Federica Fratoni, e tutti i sindaci dei comuni del territorio.
Una “mobilitazione” politico-istituzionale, voluta dai sindaci del territorio, con lo scopo di parlare di geotermia e degli incentivi negati con il decreto FER1, poi sbloccati, pare, con il successivo decreto FER2. Ecco alla fine che cosa ha detto il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi: ” Se significa creare nuova occupazione, ridurre le emissioni e recuperare l’anidride carbonica, sono favorevole a rilasciare nuove concessioni per sviluppare ulteriormente la geotermia. Del resto il Piano energetico regionale prevede di poter accrescere la Potenza geotermoelettrica installata in Toscana di ulteriori 150 megawatt”.
Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nelle sue conclusioni al termine del Consiglio regionale aperto dedicato alla geotermia che si è tenuto presso il cinema teatro Florentia di Larderello, ha illustrato la sua idea di un settore che ritiene strategico per lo sviluppo di questa parte della regione e per la sua economia.
Dopo aver ribadito che per una scelta sbagliata del Governo si è perso un anno di tempo (“questo territorio non si meritava questa frenata, questo ritorno all’indietro”, ha detto) senza poter contare sugli incentivi destinati a chi investe nelle energie rinnovabili, ha invitato tutti i gruppi presenti in Consiglio e l’Assemblea stessa a farsi carico, tutti insieme, del problema per riuscire nella non facile impresa di recuperare il tempo perso. Tutto ciò partendo dalla convinzione che la geotermia é strategica e che su questa fonte occorre puntare, visto che dà lavoro ad almeno 3.000 addetti tra diretti ed indiretti, il 10% della popolazione dei comuni geotermici.
“La Regione – ha precisato Rossi – si confronterà con tutte le amministrazioni interessate dagli impianti. Vogliamo migliorare l’impatto di questa industria, rendendola sempre più compatibile con l’ambiente. È chiedo ad Enel di presentarci domani il suo progetto per la costruzione della centrale di Piancastagnaio 6, che è la migliore che siamo riusciti ad ottenere, la più tecnologicamente avanzata, quella che sfrutta la risorsa con il minor impatto esterno e recupera la CO2 riducendo le emissioni. E se Enel adegua a questi nuovi parametri vecchie e nuove centrali sono favorevole ad una proroga delle attuali concessioni, autorizzandone di ulteriori”.
Il presidente Rossi ha infine dedicato un passaggio del suo intervento al Cosvig, il Consorzio per lo sviluppo geotermico, ipotizzandone la trasformazione in una Agenzia di sviluppo, non solo della geotermia, ma anche ad altre occasioni per creare lavoro nell’area, come ad esempio attraverso investimenti nel settore turistico”.